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Peperoni Cruschi

L'Indicazione Geografica Protetta "Peperone di Senise"

L’indicazione geografica protetta “Peperoni di Senise” è riservata ai peperoni che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti da un disciplinare di produzione, ovvero un documento che è stato redatto da un comitato promotore nel lontano 1996 e che è stato presentato in sede europea per ratificare l’indicazione geografica protetta.

Questo documento è suddiviso in tre aree tematiche, produzione trasformazione e caratteristiche delle bacche, con lo scopo di individuare i caratteri vincolanti a tutela del marchio di qualità.

Produzione

Trasformazione

Vengono fornite le indicazioni di quando e come raccogliere ma soprattutto di come creare le collane e come lasciarle essiccare: questi passaggi, che possono sembrare descrittivi e semplicisti, nascondo un vero sapere tramandato da generazioni perché, ad esempio, la spirale angolata che devono formare le bacche, ha il preciso scopo di massimizzare l’aerazione rendendo il processo più efficiente e limitando l’insorgere di muffe.

Le bacche di Peperone

Un aspetto essenziale è quello della descrizione delle bacche, in quanto elemento cardine nella lotta alla contraffazione del prodotto e quindi nella garanzia di qualità per il consumatore: forma, apice, lunghezza della bacca sono solo alcuni aspetti presi in considerazione per le verifiche effettuate dagli organi di controllo.

Già, perché se un soggetto deve fare domanda al Consorzio di Tutela per poter avviare le pratiche di produzione e/o trasformazione del Peperone di Senise IGP, con cadenza regolare lo stesso soggetto è sottoposto a stringenti verifiche da parte di Agroqualità SpA, l’ente certificatore accreditato al controllo di filiera, il quale ottempera alla verifica del rispetto di ogni punto del disciplinare, oltre a verificare i quantitativi di peperoni prodotti e commercializzati.